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Mostra fotografica

La mostra  consisterà in un numero variabile (fino a 30) di  fotografie in bianco e nero in formato 500 x 700 millimetri, a seconda dello spazio.

La mostra prevede tre sezioni, ognuna dedicata ad un particolare ambiente.

Per ogni ambiente/sezione della mostra  è previsto un cartello esplicativo sintetico,  utile a chiarire il contesto in cui sono state scattate le fotografie.

Possibilmente,  ogni sezione avrà un suono di sottofondo, costituito da suoni d’ambiente e da interviste ad alcuni braccianti. Tale colonna sonora andrà in loop e fornirà un’atmosfera del luogo, creerà cioè l’impressione di un’esperienza, più che una comunicazione informativa o giornalistica.

Il luoghi degli scatti

Abbiamo selezionato una serie di fotografie scattate in due dei suddetti campi, situati a pochi chilometri di distanza l’uno dall’altro, nelle vicinanze di Borgo Mezzanone, frazione del comune di Manfredonia. Queste bidonville stagionali tendono a riunire immigrati provenenti da aree geografiche contigue, in una riproposizione ‘etnica’, e quindi spaventosa in sé, della divisione del mondo fra ricchi e poveri, fra razze e ‘sottorazze’.

Scopo della mostra

Nell’anno in cui l’EXPO 2015 di Milano celebra il tema dell’Alimentazione, sono rari gli sguardi scomodi sulla nostra industria alimentare. La mostra fotografica vuole aprire uno squarcio nel pesante velo che copre la nostra consapevolezza di cittadini e consumatori.
Coscienti dell’ampiezza del tema, abbiamo focalizzato il nostro sguardo su un singolo aspetto del fenomeno, ossia sulle condizioni abitative degli braccianti immigrati nei campi residenziali temporanei, sperando che tale angolo visuale, seppure limitato, possa stimolare una discussione civile e democratica.

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